A Verona, sul piatto, il dialogo europeo

“Dove non c’è dialogo non c’è futuro”.
Con questo motto, è approdato a Verona l’evento italiano del primo ciclo 2015-2016 del progetto europeo “cultgenuss – quando l’arte si trasforma in gusto”.


Si tratta di una piattaforma di comunicazione internazionale ideata da Fausto Castellini, titolare dell’agenzia Fare International di Colonia (Germania), con l’intento di favorire il dialogo europeo attraverso la condivisione e il contatto diretto con l’alta cucina dei Paesi partecipanti. Il tutto condensato in cicli di serate conviviali ad invito, ad alto livello e a scopo di beneficenza.

L’evento italiano, patrocinato dal Comune di Verona, si è tenuto martedì 18 ottobre presso la sede dello Studio Legale Dindo, Zorzi & Associati in via Leoncino 16 a Verona. Nato come piattaforma di comunicazione per lo sviluppo delle relazioni culturali ed economiche tra Germania e Italia, il progetto cultgenuss (“il sapore del culto”, marchio registrato, www.cultgenuss.eu) dal 2015 si è ampliato ed evoluto in piattaforma di dialogo europeo, con particolare focus sullo sviluppo dei rapporti tra Germania, Austria e Italia, mediati dall’incontro diretto e dalla conoscenza reciproca tra le persone.

Dopo i primi due eventi svoltisi a Colonia nell’aprile 2015 e a Vienna nell’aprile di quest’anno – dove è intervenuto anche il Ministro del governo austriaco dell’Ambiente e dell’Agricoltura Andrä Rupprechter – e dopo la conferenza stampa europea tenutasi lo scorso marzo a Nassfeld in Carinzia, ora il progetto cultgenuss ha proposto l’evento di esordio in Italia scegliendo come sede ospitante la città di Verona per la sua tradizionale vicinanza all’Europa.

Protagonisti dell’evento veronese sono stati quattro chef dei tre Paesi partecipanti: Sergio Dussin di Romano d’Ezzelino, Vicenza (Italia), Erich Semmelrock e Manuel Ressi di Hermagor (Austria) e Georg Maushagen di Düsseldorf (Germania). A loro è spettato il compito di predisporre un menù per gli ospiti invitati basato sui prodotti e specialità delle rispettive regioni di provenienza.

Piatto forte dell’incontro internazionale è stata la “specialità europea”: una composizione culinaria inedita, sviluppata dal progetto da un’idea originaria di Sergio Dussin, che i quattro cuochi hanno realizzato assieme unendo sullo stesso piatto i prodotti tipici e stagionali del Veneto, della Carinzia austriaca e della Renania tedesca. Per la première italiana di cultgenuss, la pietanza europea sé stata composta da radicchio rosso tardivo di Treviso con speck di Asiago e della valle del Gail, cavolo riccio della Renania, radici europee marinate con noci e olio di noci e salsa di funghi trombetta.

Per l’occasione è stato realizzato un piatto in ceramica che raffigura e idealmente unisce i tre fiumi e i simboli delle tre città – Colonia, Vienna e Verona – che sono e saranno ancora protagoniste dei complessivi tre cicli del progetto cultgenuss.

Al termine del primo ciclo, il piatto sarà ufficialmente consegnato a Henriette Reker, primo sindaco di Colonia, città dove il progetto è nato.

Il ciclo di eventi di cultgenuss è caratterizzato anche dallo spirito di solidarietà.

Le offerte libere raccolte nell’occasione vengono infatti devolute a un’organizzazione del Paese ospitante che si occupa dell’assistenza e dell’educazione di bambini e giovani bisognosi, simbolo di quel “futuro” che contraddistingue il motto della rassegna. Per quanto riguarda la serata di Verona, è stata individuata quale beneficiaria delle offerte di solidarietà l’Associazione MUS-E Verona Onlus, che attraverso differenti esperienze artistiche favorisce la convivenza e contrasta l’emarginazione dei bambini in situazione di disagio nelle scuole dell’infanzia e primarie.

In mattinata l’evento è stato presentato in conferenza stampa al Comune di Verona.

“Condividiamo lo spirito dell’idea che ha dato vita a questo evento – ha dichiarato il sindaco di Verona Flavio Tosi -. Per questo come Amministrazione abbiamo deciso di patrocinare l’iniziativa. Verona da sempre è il ponte di collegamento con l’Austria e la Germania ed è gemellata con Monaco di Baviera. Per questo, in un momento in cui si parla di muri e divisioni, la nostra città è lieta di ospitare una serata che punta, attraverso la buona cucina, a favorire il dialogo e la condivisione.”


Comunicato stampa di Alessandro Tich
Nella foto di copertina La “specialità europea” con prodotti del Veneto, della Carinzia e della Renania.


Pubblicato il 24 ottobre 2016


 

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